Il conto deposito a risparmio è un contratto con il quale la Banca acquista la proprietà delle somme depositate dal Cliente, obbligandosi a restituirle a richiesta dello stesso e a pagare un interesse commisurato alla durata di disponibilità della somma.

Il conto di deposito (savings account) ha una semplice funzione di risparmio e custodia mentre il conto corrente tradizionale (checking account) ha funzioni operative di incasso e pagamento. Per aprirlo viene richiesta la disponibilità di un conto corrente bancario di qualsiasi banca (conto di appoggio o predefinito), necessario per versare e prelevare il danaro per mezzo di bonifici bancari.

I conti deposito non richiedono un vincolo di durata, ma molte banche corrispondono tassi più alti se ti impegni a non ritirare le somme versate per 3/6/12 mesi. Potrai comunque ritirare i soldi anche prima della scadenza pagando una penalità, consistente di solito in una decurtazione degli interessi maturati.

Un conto di deposito è un buon metodo per risparmiare ricavando un interesse; è specialmente indicato per chi ha un ammontare limitato di danaro, in quanto se hai bisogno puoi ritirare i soldi immediatamente, mentre questo non è possibile con altre forme di investimento come i pronti contro termini o i certificati di deposito.

Molti conti possono essere utilizzati e aperti via internet senza la necessità di recarsi in banca. Le procedure per l’apertura sono molto semplici e prevedono un percorso guidato con la compilazione di moduli dove inserire i tuoi dati e i riferimenti del tuo conto di appoggio.

I conti di deposito online e via telefono offrono condizioni migliori rispetto ai conti gestiti allo sportello, grazie alle minori spese sostenute dalla banca.

Cerca su internet una banca che abbia un sito facile da navigare, offra buoni tassi di interesse e richieda basse o zero spese di gestione. Considera inoltre se è previsto un ammontare minimo per il primo versamento.

È molto importante prestare attenzione ai bonus d’ingresso.
Allo scopo di attirare nuovi clienti le banche pubblicizzano a gran voce tassi di interesse molto alti che durano però soltanto pochi mesi, passati i quali il tasso scende ad una percentuale molto più bassa.

Segnati sull’agenda quando scadrà il periodo promozionale e poco prima della scadenza guardati intorno alla ricerca di tassi migliori.

Le banche fanno affidamento sull’ignoranza e sulla pigrizia del cliente. Se pensi di non avere la perseveranza necessaria, cerca allora una banca che offra buoni tassi, anche se non eccezionali, ma di lunga durata invece di tassi molto attraenti solo per i primi mesi.

Alcune banche offrono tassi di interessi differenti a seconda della somma depositata. Alcune banche ti accreditano l’interesse mensilmente, altre trimestralmente ed altre ancora addirittura in anticipo. Valuta anche questo aspetto perché anche gli interessi, una volta accreditati (capitalizzazione degli interessi), maturano a loro volta interessi e quindi prima vengono accreditati meglio è.

Gli interessi accreditati subiscono una ritenuta d’imposta del 20%, al pari degli interessi sui conti correnti bancari.

Questi conti scontano l’imposta di bollo una tantum di € 14,62 all’accensione del contratto e di € 1,81 per ogni comunicazione al cliente riguardante addebiti, accrediti o estratti conto che superi € 77,47. Di solito la banca si fa carico dell’imposta, mentre per i conti correnti la banca addebita l’imposta al cliente, salvo eccezioni (Conto Corrente Arancio).

I depositi bancari in Italia, indipendentemente dalle modalità operative tradizionali o via internet, sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).

Il Fondo assicura i depositi garantendo in caso di dissesto bancario un limite minimo di rimborso per ciascun depositante “non inferiore a 100.000,00 euro”. Il Fondo Interbancario garantisce i depositanti delle banche italiane, delle succursali di queste negli altri paesi comunitari, nonché delle succursali in Italia di banche comunitarie ed extracomunitarie consorziate.

Il fondo garantisce sia i Conti Correnti Bancari che i Conti di Deposito ordinari o vincolati, questi ultimi sempre che non rientrino nella tipologia degli investimenti in titoli. Alcuni conti di deposito vincolati infatti, specialmente quelli che offrono alti rendimenti, hanno a volte come sottostante al deposito l’investimento in obbligazioni, titoli di stato o pronti c/termine che non sono garantiti dal FITD.

Le banche purtroppo non sono sempre chiare sulla natura dell’investimento sottostante al deposito e per questo è bene chiedere delucidazioni alla banca stessa in modo da decidere consapevolmente.

Merita una lettura l’approfondimento dedicato alla Garanzia del Fondo Interbancario Tutela Depositi, utile per dare una risposta alle domande più frequenti poste sull’argomento.

Questi sono i Conti di Deposito a risparmio esaminati dal nostro sito: